Michele Vacchiano Cultural Photography

Il "tip" del mese

Ogni mese un suggerimento, un consiglio, un "trucco del mestiere" utile a rendere piů divertente, piacevole e professionale il lavoro del fotografo.

AGOSTO 2012

Torino, chiesa di San Filippo. La fotografia descritta nel testo.Quando siete in viaggio o fate del turismo è difficile che abbiate con voi il cavalletto, non solo a causa del peso, ma anche perché in molti luoghi d’arte italiani l’uso del cavalletto è vietato (spesso arbitrariamente e senza una valida giustificazione).
Ma se entrate in una chiesa non potete nemmeno lontanamente pensare di lavorare a mano libera, dati i lunghi tempi di otturazione e il conseguente rischio di mosso, per cui non resta altro da fare se non scatenare la fantasia e individuare la maggior parte di punti d’appoggio possibili: i pilastri, le colonne che separano le navate, gli stipiti delle porte di ingresso laterali (per le inquadrature verticali); le acquasantiere, i tavolini per l’esposizione delle pubblicazioni parrocchiali, le balaustre (per le inquadrature orizzontali).
I banchi per sedersi sono quasi sempre da evitare, perché offrono un punto di vista troppo basso e così finireste per fotografare tutta la fila di banchi davanti a quello su cui vi siete appoggiati.
Quando sfruttate i supporti verticali (muri, pilastri o stipiti) usate la mano sinistra (quella che non aziona il pulsante di scatto) per premere con forza sulla calotta del pentaprisma: questo eviterà che durante l’esposizione l’apparecchio subisca impercettibili spostamenti dovuti alla naturale scivolosità del marmo.
Spesso l’essere costretti a rinunciare al cavalletto porta alla scoperta di punti di vista insoliti e creativi: appoggiandomi a un pilastro accanto all’acquasantiera nella chiesa di San Filippo (Torino) e usando lo Zeiss Distagon da 18 millimetri sul formato pieno, ho realizzato questa fotografia dell’angioletto di marmo in primo piano con l’interno della chiesa che si perde nello sfondo.
Se avessi usato il cavalletto, posizionandomi al centro della chiesa come si fa di solito, non avrei nemmeno pensato alla possibilità di una simile inquadratura.
Tutte le fotografie di questa pagina sono state realizzate senza cavalletto, semplicemente sfruttando i punti d’appoggio offerti dall’ambiente.
Alla prossima.

Gallery

Torino, basilica di Superga: la cupola. Fotocamera appoggiata in terra e autoscatto. Torino, chiesa dell'Annunziata. Fotocamera tenuta a mano e appoggiata allo stipite sinistro del portale d'ingresso. Torino, chiesa del Santo Volto.